Monday 19 March 2007

Mamma, ho frullato l'aereo.

I bambini si divertono a fare disastri, è un fatto assodato. A www.willitblend.com il merito di aver dimostrato che la cosa piace molto anche agli adulti.
Il potere d’attrazione -dissacrante e ipnotico- che esercita un signore in camice che distrugge un Ipod o una mazza da golf frullandoteli sotto gli occhi è assoluto e devastante. Divertente, anche. Virale, soprattutto.
Complimenti perciò alla prova prodotto, efficacissima, e al talento di chi è riuscito a trasformare un approccio estremamente razionale (ti faccio vedere come funziona il mio apparecchio) in un momento spettacolare ad alta emozione e condivisibile fa utenti.
Il sito in questione ha i suoi mesi di vita ormai, il che –tradotto in tempo offline- è come dire che ha qualche anno di esistenza. Se ne stiamo parlando non è dunque per segnalare una novità. Ne parliamo perché lo stesso approccio ha fatto recentemente proseliti: http://www.josplumbing.com/.
Qui lo spettacolo è assicurato da un altro potenziale disastro casalingo che vede coinvolti oggetti di ogni genere infilati giù per lo scarico del water. D’altra parte il prodotto è proprio quello ed è ovvio che l’obbiettivo sia -anche in questo caso- dimostrarne la funzionalità in condizioni estreme.
Stessa struttura di will it blend con però una bella donna a fare da presenter, e una modalità interattiva leggermente diversa. Ma il concetto è lo stesso.
Ed eccoci alle conclusioni.
Questo percorso dimostra ancora una volta che per il web la cosiddetta “idea” fa spesso rima con il concetto di “modello”. Cioè qualcuno inventa una meccanica, questa fa successo e in breve arrivano i cloni.
Non è una cosa negativa in senso assoluto. Se la replica è egualmente (o più) spettacolare del suo paradigma di partenza, l’intenzione coglie nel segno e fa il suo lavoro.
Ma, e qui sta il limite, il processo non può ripetersi per molte volte perché a ogni clone la cosa perde forza in misura esponenziale.
Il terzo clone di will it blend, se arrivasse, presumo avrà vita ancora più dura dell’astuto water che ha colto l’attimo con buona efficacia.
Replicare ha senso, dunque, ma con estrema parsimonia e molta fantasia.

Maurizio

1 comment:

  1. Concordo pienamente. Spesso nel web "idea" fa rima con "modello", ma è altrettanto vero che la maggior parte dei modelli si usura velocemente, lasciando spazio a forme di comunicazione sempre nuove che si avvalgono di soluzioni tecnologiche avanzate.
    Questo fa sì che, molto spesso, non si abbia il tempo di rendersi conto di aver creato un modello che quello è già sorpassato o talmente diffuso da non permetterti di applicarlo una seconda volta.

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